Dal 1° gennaio 2024 è entrato in vigore l’obbligo di Fatturazione Elettronica per tutti, che consiste nell’invio delle fatture ai tuoi clienti in formato elettronico, tramite Sistema di Interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate.
In questo articolo troverai tutte le informazioni per adeguarti alla novità e non incorrere in sanzioni.
Chi sono i soggetti con obbligo di Fatturazione Elettronica?
La Fatturazione Elettronica è stata introdotta il 1° gennaio 2019 dalla Legge di Bilancio 2018, sostituendo di fatto la fattura cartacea, già prevista per:
- le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia;
- le operazioni con la Pubblica Amministrazione.
Rimanevano esonerati dall’obbligo, potendo scegliere la modalità di fatturazione fra tradizionale o elettronica, i Forfettari che nel 2021 non avevano superato i 25.000€ di compensi o ricavi, come decretato dall’Agenzia delle Entrate tramite la FAQ n.150 del 22/12/2022.
L’esonero per i Forfettari è cessato definitivamente il 1° gennaio 2024, obbligando tutti i possessori di Partita Iva all’emissione della fattura in formato elettronico, secondo l’attuazione del Decreto Legge n.36/2022 art. 18.
I soggetti esclusi dall’obbligo di Fatturazione Elettronica
Esiste solo una eccezione all’obbligo di Fatturazione Elettronica e riguarda coloro che eseguono prestazioni sanitarie verso privati cittadini. In questo caso le fatture andranno inviate al Sistema Tessera Sanitaria (TS).
Come funziona la Fatturazione Elettronica
La Fatturazione Elettronica è una modalità di invio e ricezione delle fatture che sostituisce la fattura tradizionale.
La procedura avviene con un software gestionale che crea file digitali in formato XML (eXtensible Markup Language): con un click la fattura verrà inviata, tramite il Sistema di Interscambio (SDI), direttamente all’Agenzia delle Entrate, che la recapiterà al cliente.
Nelle Fatture Elettroniche i dati da riportare sono gli stessi già obbligatori nelle fatture cartacee:
- gli estremi identificativi del fornitore e del cliente;
- il numero e la data della fattura;
- la descrizione della natura, quantità e qualità del bene ceduto o del servizio prestato;
- l’imponibile, l’aliquota e l’Iva.
In più, va aggiunto l’indirizzo telematico (Codice Destinatario), del cliente, dove verrà consegnata la fattura.
Una volta creata e inviata la Fattura, lo SDI, dopo il controllo, la consegnerà al cliente, comunicando anche la “ricevuta di recapito” a chi ha trasmesso il documento.
Il tempo di questa operazione può variare: da pochi minuti a 5 giorni (tempo massimo).
Nel caso in cui lo SDI “scarti” la Fattura Elettronica, ci sono 5 giorni di tempo per reinviare la fattura corretta, senza sanzioni.
Se non vengono eseguiti questi passaggi, la fattura verrà considerata non emessa.
Consiglio: controllare sempre (entro 5 giorni) che la Fattura Elettronica emessa sia stata inviata e “non scartata”.
Codici: perché e come usarli per compilare la Fattura Elettronica
Lo SDI può essere visto come una sorta di “postino” che ha il compito di ricevere la fattura e consegnarla al destinatario; ma come riesce a interpretare correttamente i dati contenuti nella fattura stessa?
Attraverso una serie di codici standardizzati.
Ti fornisco una lista dei principali codici, e relative casistiche, che tutti coloro che hanno obbligo di Fatturazione Elettronica devono inserire in fase di compilazione della fattura stessa, pena lo scarto dal SDI.
Codice destinatario o Codice univoco per la Fattura Elettronica
Il destinatario della fattura si indica con il Codice Destinatario o Codice Univoco:
- se il cliente/committente è un‘impresa o libero professionista, residente in Italia, il Codice è alfanumerico e composto da 7 caratteri;
- nel caso di Fatturazione Elettronica a privato cittadino il Codice Destinatario è di tipo generico “0000000”, sette zeri;
- nel caso di Fatturazione Elettronica verso cliente/committente estero il Codice Destinatario è di tipo generico “XXXXXXX”, sette X;
- il Codice per la Fattura Elettronica in caso di fattura destinata alla Pubblica Amministrazione ha 6 caratteri alfanumerici, che identificano l’ufficio pubblico.
Codici Tipo di Documento
I codici “Tipo di Documento” servono a individuare la tipologia di documento elettronico generato e trasmesso allo SDI:
- TD01 Fattura
- TD02 Acconto/Anticipo su fattura
- TD03 Acconto/Anticipo su parcella
- TD04 Nota di Credito
- TD05 Nota di Debito
- TD06 Parcella
- TD16 Integrazione fattura reverse charge interno
- TD17 Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero
- TD18 Integrazione per acquisto di beni intracomunitari
- TD19 Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72
- TD20 Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (ex art.6 c.8 e 9-bis d.lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93)
- TD21 Autofattura per splafonamento
- TD22 Estrazione beni da Deposito IVA
- TD23 Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA
- TD24 Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, terzo periodo lett. a) DPR 633/72
- TD25 Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, terzo periodo lett. b) DPR 633/72 80
- TD26 Cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni (ex art.36 DPR 633/72)
- TD27 Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa
- TD28: Acquisti da San Marino con IVA (fattura cartacea)
Codici Natura Iva
I Codici “Natura Iva” hanno lo scopo di identificare la tipologia dell’operazione commerciale:
- N1 escluse ex art.15 del DPR 633/72
- N2.1 non soggette ad IVA ai sensi degli artt. Da 7 a 7- septies del DPR 633/72
- N2.2 non soggette – altri casi
- N3.1 non imponibili – esportazioni
- N3.2 non imponibili – cessioni intracomunitarie
- N3.3 non imponibili – cessioni verso San Marino
- N3.4 non imponibili – operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione
- N3.5 non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento
- N3.6 non imponibili – altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond
- N4 esenti
- N5 regime del margine / IVA non esposta in fattura
- N6.1 inversione contabile – cessione di rottami e altri materiali di recupero
- N6.2 inversione contabile – cessione di oro e argento ai sensi della legge 7/2000 nonché di oreficeria usata ad OPO
- N6.3 inversione contabile – subappalto nel settore edile
- N6.4 inversione contabile – cessione di fabbricati
- N6.5 inversione contabile – cessione di telefoni cellulari
- N6.6 inversione contabile – cessione di prodotti elettronici
- N6.7 inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi
- N6.8 inversione contabile – operazioni settore energetico
- N6.9 inversione contabile – altri casi
- N7 IVA assolta in altro stato UE (prestazione di servizi di telecomunicazioni, tele-radiodiffusione ed elettronici ex art. 7-sexies lett. f, g, art. 74- sexies DPR 633/72)
Codici per le ritenute previdenziali
Per applicare alle fatture ritenute di tipo previdenziale, i codici da inserire sono i seguenti:
- RT01 Ritenuta persone fisiche
- RT02 Ritenuta persone giuridiche
- RT03 Contributo Inps
- RT04 Contributo Enasarco
- RT05 Contributo Enpam
- RT06 Altro contributo previdenziale
Quale Software scegliere per emettere Fattura Elettronica
Nel mercato esistono tantissime opzioni, gratuite e a pagamento, che permettono la configurazione dei principali parametri (Regime Fiscale, Cassa Previdenziale ecc…) da applicare, poi, su tutte le fatture.
Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione, nell’area “Fatture e Corrispettivi”, un software scaricabile gratuitamente per la compilazione e l’invio delle Fatture Elettroniche. E’ molto vantaggioso perché include una verifica automatica; se le informazioni non sono inserite in modo corretto non è possibile proseguire con l’invio.
Fra gli svantaggi della piattaforma dell’Agenzia delle Entrate c’è da menzionare la poca intuitività in fase di compilazione.
Aruba
Aruba è, al contrario, un servizio di Fatturazione Elettronica con un’interfaccia altamente intuitiva; richiede però un canone.
Il software ha una particolarità molto apprezzata da tutti coloro che hanno obbligo di Fatturazione Elettronica: il proprio commercialista può accedere con un suo account, in qualità di collaboratore e in maniera totalmente gratuita.
Fatture in Cloud
Fatture in Cloud è uno dei software più conosciuti online.
Fin dal Piano Standard offre la possibilità di inviare e ricevere fatture tramite lo SDI, di registrare i propri F24 e di importare documenti come Fatture Elettroniche e anagrafiche da altre applicazioni.
L’Imposta di Bollo sulle Fatture Elettroniche
Riguardo l’obbligo di Fatturazione Elettronica ricevo giornalmente tantissime domande nella mia Community, ma ce n’è una che ricorre in modo particolare: come si paga l’Imposta di Bollo sulle Fatture Elettroniche dei Forfettari?
Questo perché molti contribuenti sono soliti pensare al contrassegno adesivo della marca da bollo acquistabile presso il tabaccaio.
Con l’obbligo di Fatturazione Elettronica anche l’Imposta di Bollo è andata in pensione, e va versata elettronicamente.
Per approfondire l’argomento e capire come si paga il bollo sulle Fatture Elettroniche, puoi leggere il mio articolo qui.
Hai altre domande sull’obbligo di Fatturazione Elettronica?
Entra nella mia Community gratuita per farmi tutte le domande che desideri su questo argomento o sul Fisco in generale.