Nuovi coefficienti per i Contributi a Fondo Perduto destinati alle Partite IVA in difficoltà.
Nuovi coefficienti per i Contributi a Fondo Perduto destinati alle Partite IVA in difficoltà.
Il Decreto Ristori n° 137 del 28 ottobre 2020 è stato approvato dal Governo con l’obiettivo di dare un sostegno concreto alle imprese e alle Partite IVA colpite dalle chiusure obbligatorie ordinate con il nuovo DPCM.
L’importo del nuovo contributo riconosciuto a tutte le imprese titolari di Partita IVA è calcolato applicando, alla somma già prevista dall’art. 25 del Decreto Rilancio, i quattro coefficienti del 100%, 150%, 200% e 400%, differenziati in funzione della tipologia di settore economico.
L’importo minimo è pari a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per le società, mentre l’importo massimo non può superare i 150.000 euro.
Come riportato nel precedente articolo relativo al Contributo a fondo perduto del DL Rilancio, l’ammontare dello stesso era determinato applicando tre differenti percentuali:
- 20% per soggetti con ricavi e compensi non superiori a 400.000 euro
- 15% per soggetti con ricavi/compensi non superiori a 1.000.000 euro
- 10% per i soggetti con ricavi/compensi non superiori a 5.000.000 euro
alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 con quelli del 2020.
Il contributo spetta anche in assenza della predetta condizione ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, per un importo minimo di 1.000 euro per le Persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi dalle Persone fisiche.
Con il nuovo Decreto Ristori il Contributo a Fondo Perduto è stato rifinanziato e modificato nelle modalità di erogazione con la previsione dei nuovi coefficienti.
Contributo a Fondo Perduto: i nuovi importi per le Partite IVA
Il testo del Decreto Ristori, ancora in attesa di conversione, fissa gli importi dei Contributi a Fondo Perduto attraverso la Tabella 1che descrive i Codici AtEco e indica i Coefficienti per calcolare la somma spettante.
Come anticipato i coefficienti vanno dal 100% al 400% del primo contributo erogato, dunque la base di calcolo è costituita dall’importo riconosciuto dal Decreto Rilancio, incrementato in funzione del settore di riferimento, a causa delle ripercussioni economiche dovute all’emergenza Covid-19.
I parametri per imprese, artigiani e commercianti sono riassunti nei seguenti punti:
- Coefficiente del 100%: Trasporto con taxi, trasporto mediante noleggio di autovetture con conducente,
- Coefficiente del 150%: per alberghi, villaggi turistici, ostelli, rifugi di montagna, colonie marine, affittacamere, attività di alloggio connesse alle aziende agricole, aree di campeggio, alloggi per studenti e lavoratori con servizi di tipo alberghiero, gelaterie e pasticcerie, bar e altri esercizi simili senza cucina.
- Coefficiente del 200%: per le attività di ristorazione, di distribuzione e proiezione cinematografica, agenzie per lo spettacolo e lo sport, servizi di biglietteria, attività di guide e accompagnatori turistici, organizzazione di convegni e fiere, attività artistiche e nel campo della recitazione, noleggio strutture ed attrezzature, gestione di teatri, sale da concerto e strutture artistiche, attività legate alle lotterie e le scommesse, gestione di stadi, piscine, impianti sportivi polivalenti, club sportivi, enti e organizzazioni sportivi, gestione di parchi di divertimento e parchi tematici, sale giochi e biliardi, stabilimenti termali, servizi di centro benessere, organizzazione di feste e cerimonie, gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie
- Coefficiente del 400%: discoteche, sale da ballo, night-club e simili.
Requisiti per Accedere al Contributo a Fondo Perduto
Tutti i titolari di partita IVA che intendono accedere ai nuovi Contributi a Fondo Perduto stabiliti nel Decreto Ristori, devono possedere i seguenti requisiti
- Impresa esistente e attiva alla data di presentazione della domanda;
- Impresa con Partita Iva aperta in data antecedente al 25 ottobre 2020;
- Impresa con Codice AtEco presente nella Tabella allegata al Decreto Ristori;
- Impresa il cui fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi del fatturato e corrispettivi del 2019, tranne per chi abbia aperto l’attività dal 01/01/2019.
Attenzione: il Contributo a Fondo perduto NON spetta ai contribuenti che hanno diritto alla percezione dei bonus previsti dagli artt.:
- 27 (Professionisti iscritti alla Gestione Separata Inps)
- 38 (lavoratori del mondo dello spettacolo) del Decreto Legge n° 18 del 17/03/2020.
Quando verrà erogato il Contributo a Fondo Perduto?
L’importo spettante ai titolari di Partita IVA verrà erogato entro il 15 novembre 2020, direttamente sul conto corrente dei soggetti che hanno già ricevuto i primi Contributi a Fondo Perduto del Decreto Rilancio.
I contribuenti che non hanno richiesto il precedente Contributo a Fondo Perduto ai sensi del Decreto Rilancio, dovranno presentare un’apposita Istanza Telematica tramite la procedura web sul sito dell’Agenzia delle Entrate (non ancora presente).
Le somme saranno accreditate direttamente sui conti correnti di imprese, commercianti e artigiani entro 10 giorni dall’accettazione delle domande. L’indennizzo non verrà accettato se la Partita Iva risulta cessata alla data di presentazione della domanda.
Come determinare l’importo
L’importo del nuovo Contributo a Fondo Perduto deve essere determinato in base alle disposizioni dettate dall’articolo 25 del Decreto Rilancio: l’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato/corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato/corrispettivi di aprile 2019. Le percentuali possono essere del 20%, del 15% e del 10%.
Qui un esempio di calcolo applicando le disposizioni del vecchio DL Rilancio e gli incrementi del Decreto Ristori:
Un’impresa rientrante nel settore della ristorazione con ricavi pari a 200mila euro nel 2019 ha avuto, nel mese di aprile 2020, un calo di fatturato di 8.000 euro rispetto al mese di aprile 2019. L’impresa ha ottenuto un contributo di 1.600 euro. Attraverso il nuovo coefficiente del 200%, il nuovo contributo spettante all’impresa è di 3.200 euro.